TERRE E ROCCE DA SCAVO

Dal 22 aprile 2023 è in vigore la Legge 41/2023 che riporta, tra le altre, semplificazioni in materia di “terre e rocce da scavo” (T&R) e affida al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il compito di riscriverne il regolamento per la loro gestione e utilizzo.
Il nuovo regolamento, da approvare entro il 18 ottobre 2023 andrà a sostituire il Dpr 120/2017 attualmente vigente, semplificando le procedure anche ai fidi della piena attuazione del PNRR.
Quanto al contenuto, saranno previste disposizioni sui seguenti temi:
a) gestione delle terre e delle rocce da scavo qualificate come sottoprodotti ai sensi dell'articolo 184-bis del D.lgs. 152/2006, provenienti da cantieri di piccole dimensioni, di grandi dimensioni e di grandi dimensioni non assoggettati a VIA o ad AIA, compresi quelli finalizzati alla costruzione o alla manutenzione di reti e infrastrutture;
b) i casi di esclusione dalla disciplina rifiuti previsti dall’articolo 185, comma 1, lettera c), del D.lgs. 152/2006, in quanto suolo non contaminato o altro materiale allo stato naturale escavato;
c) disciplina del deposito temporaneo delle terre e delle rocce da scavo qualificate come rifiuti;
d) utilizzo nel sito di produzione delle terre e delle rocce da scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti;
e) la gestione delle terre e delle rocce da scavo nei siti oggetto di bonifica.
La nuova disposizione viaggerà dunque in combinato con le semplificazioni per le bonifiche e impatterà principalmente sulle imprese iscritte in categoria 9 dell’Albo Gestori Ambientali.