FAQ MARCHI
Il marchio di impresa può essere depositato anche da una persona fisica?
Chiunque può depositare un marchio, non è necessario essere titolari di un’azienda o possedere una partita IVA.
Quali diritti scaturiscono dal deposito di un marchio?
Dal deposito del marchio scaturiscono i seguenti diritti: l’uso dello stesso in maniera esclusiva, la possibilità di cederne la proprietà o l’uso a terzi, il diritto di impedire ad altri il deposito di un marchio uguale o simile per la stessa classe di prodotti e/o di servizi o di utilizzarlo senza il proprio consenso.
Cosa posso fare se scopro che qualcuno ha chiesto la registrazione di un marchio simile al mio?
Se la domanda è ancora in fase di esame, è possibile presentare un’opposizione, cosiddetta amministrativa, alla registrazione direttamente all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi utilizzando il modulo scaricabile dal seguente link. Nel caso in cui, invece, il marchio venga copiato o utilizzato senza autorizzazione, si può procedere con una diffida o attraverso la giustizia civile ordinaria.
Il deposito effettuato presso la Camera di Commercio tutela il marchio a livello nazionale?
Presso qualunque Camera di Commercio è possibile depositare un marchio che abbia valenza nazionale, qualora si desideri che il marchio travalichi i confini nazionali, sono possibili 3 procedure:
1. marchio internazionale: il deposito internazionale può essere fatto solo successivamente a quello nazionale (se la relativa domanda viene presentata entro 6 mesi dal deposito italiano, è possibile rivendicarne la priorità). Esso è diretto a tutti i paesi aderenti all’Accordo o al Protocollo di Madrid e può essere presentato alla Camera di Commercio utilizzando il modello di domanda reperibile sul sito della Camera di Commercio del Molise o su quello dell’OMPI Organizzazione Mondiale per la Proprietà Industriale.
2. marchio comunitario: consente, con un’unica domanda, di chiedere la protezione del marchio in tutti i paesi della Comunità europea, senza il preventivo deposito nazionale. La domanda può essere redatta telematicamente previa registrazione presso il sito dell’OAMI (Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato Interno), oppure direttamente all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi presso il Ministero dello Sviluppo Economico;
3. deposito presso uno o più singoli Paesi non aderenti ad accordi internazionali, oppure in un singolo Stato estero per cui la procedura di deposito comunitaria o internazionale potrebbe risultare più onerosa. In tal caso, è consigliabile rivolgersi ad un mandatario iscritto in un apposito Albo consultabile sul sito dell’Ufficio Italiano Brevetti e marchi: www.uibm.gov.it, oppure ad uno studio di consulenza abilitato per curare la pratica di deposito che andrà presentata nella lingua ufficiale dello Stato prescelto.
Come posso accertarmi se il marchio di cui chiedo il deposito sia già stato registrato?
L’ufficio Italiano Brevetti e Marchi non effettua ricerche di anteriorità, per cui, prima di depositare, sarebbe opportuno verificare che non ci siano marchi uguali o simili già registrati. Questa ricerca può essere effettuata utilizzando la Banca dati del Ministero oppure accedendo a banche dati nazionali o internazionali consultabili gratuitamente attraverso internet.
FAQ BREVETTI
Cosa si può brevettare?
Ogni idea nuova che contenga la soluzione ad un problema tecnico o che risulti, in qualche modo, vantaggiosa per la collettività, può essere brevettata.
Quali sono i requisiti di un brevetto?
Oltre a quello intrinseco della novità, è necessario che l’innovazione di cui si chiede il brevetto abbia un’attività inventiva, ossia l’originalità e sia passibile di applicazione industriale.
Cosa succede se l’innovazione viene resa pubblica prima del brevetto?
Chiunque abbia intenzione di depositare un brevetto, deve fare attenzione a non divulgare o mettere in commercio la sua innovazione, pena il rischio che la sua domanda di brevetto venga considerata nulla perché priva del requisito della novità.
Come si deposita un brevetto?
Per effettuare il deposito di un brevetto occorre compilare gli appositi moduli da ritirare alla Camera di Commercio ovvero scaricabili direttamente dal sito della Camera di Commercio del Molise o da quello del Ministero dello Sviluppo Economico.
È possibile depositare un brevetto europeo?
È possibile, con un’unica domanda, ottenere il deposito in tutti i paesi europei aderenti alla Convenzione di Monaco. La domanda di deposito va presentata all’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO).
È possibile depositare un brevetto internazionale?
I depositi internazionali vengono gestiti mediante il PCT (Patent Cooperation Treaty) o Trattato di Cooperazione in materia di Brevetti voluto dal WIPO (World Intellectual Property Organization) che ha sede a Ginevra. La procedura ai sensi del PCT facilita l’ottenimento di una protezione per le proprie invenzioni negli Stati membri: presentando una domanda di brevetto internazionale, i richiedenti possono contemporaneamente richiedere protezione in un numero molto elevato di paesi. La lista dei 152 paesi aderenti al PCT è a questo link. La domanda di deposito di brevetto Europeo va inoltrata a W.I.P.O. (World Intellectual Property Organization), indicando i paesi in cui si vuole depositare il proprio brevetto. Questa procedura PCT (Patent Cooperation Treaty) offre il vantaggio di posticipare i costi delle varie fasi nazionali
Il marchio di impresa può essere depositato anche da una persona fisica?
Chiunque può depositare un marchio, non è necessario essere titolari di un’azienda o possedere una partita IVA.
Quali diritti scaturiscono dal deposito di un marchio?
Dal deposito del marchio scaturiscono i seguenti diritti: l’uso dello stesso in maniera esclusiva, la possibilità di cederne la proprietà o l’uso a terzi, il diritto di impedire ad altri il deposito di un marchio uguale o simile per la stessa classe di prodotti e/o di servizi o di utilizzarlo senza il proprio consenso.
Cosa posso fare se scopro che qualcuno ha chiesto la registrazione di un marchio simile al mio?
Se la domanda è ancora in fase di esame, è possibile presentare un’opposizione, cosiddetta amministrativa, alla registrazione direttamente all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi utilizzando il modulo scaricabile dal seguente link. Nel caso in cui, invece, il marchio venga copiato o utilizzato senza autorizzazione, si può procedere con una diffida o attraverso la giustizia civile ordinaria.
Il deposito effettuato presso la Camera di Commercio tutela il marchio a livello nazionale?
Presso qualunque Camera di Commercio è possibile depositare un marchio che abbia valenza nazionale, qualora si desideri che il marchio travalichi i confini nazionali, sono possibili 3 procedure:
1. marchio internazionale: il deposito internazionale può essere fatto solo successivamente a quello nazionale (se la relativa domanda viene presentata entro 6 mesi dal deposito italiano, è possibile rivendicarne la priorità). Esso è diretto a tutti i paesi aderenti all’Accordo o al Protocollo di Madrid e può essere presentato alla Camera di Commercio utilizzando il modello di domanda reperibile sul sito della Camera di Commercio del Molise o su quello dell’OMPI Organizzazione Mondiale per la Proprietà Industriale.
2. marchio comunitario: consente, con un’unica domanda, di chiedere la protezione del marchio in tutti i paesi della Comunità europea, senza il preventivo deposito nazionale. La domanda può essere redatta telematicamente previa registrazione presso il sito dell’OAMI (Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato Interno), oppure direttamente all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi presso il Ministero dello Sviluppo Economico;
3. deposito presso uno o più singoli Paesi non aderenti ad accordi internazionali, oppure in un singolo Stato estero per cui la procedura di deposito comunitaria o internazionale potrebbe risultare più onerosa. In tal caso, è consigliabile rivolgersi ad un mandatario iscritto in un apposito Albo consultabile sul sito dell’Ufficio Italiano Brevetti e marchi: www.uibm.gov.it, oppure ad uno studio di consulenza abilitato per curare la pratica di deposito che andrà presentata nella lingua ufficiale dello Stato prescelto.
Come posso accertarmi se il marchio di cui chiedo il deposito sia già stato registrato?
L’ufficio Italiano Brevetti e Marchi non effettua ricerche di anteriorità, per cui, prima di depositare, sarebbe opportuno verificare che non ci siano marchi uguali o simili già registrati. Questa ricerca può essere effettuata utilizzando la Banca dati del Ministero oppure accedendo a banche dati nazionali o internazionali consultabili gratuitamente attraverso internet.
FAQ BREVETTI
Cosa si può brevettare?
Ogni idea nuova che contenga la soluzione ad un problema tecnico o che risulti, in qualche modo, vantaggiosa per la collettività, può essere brevettata.
Quali sono i requisiti di un brevetto?
Oltre a quello intrinseco della novità, è necessario che l’innovazione di cui si chiede il brevetto abbia un’attività inventiva, ossia l’originalità e sia passibile di applicazione industriale.
Cosa succede se l’innovazione viene resa pubblica prima del brevetto?
Chiunque abbia intenzione di depositare un brevetto, deve fare attenzione a non divulgare o mettere in commercio la sua innovazione, pena il rischio che la sua domanda di brevetto venga considerata nulla perché priva del requisito della novità.
Come si deposita un brevetto?
Per effettuare il deposito di un brevetto occorre compilare gli appositi moduli da ritirare alla Camera di Commercio ovvero scaricabili direttamente dal sito della Camera di Commercio del Molise o da quello del Ministero dello Sviluppo Economico.
È possibile depositare un brevetto europeo?
È possibile, con un’unica domanda, ottenere il deposito in tutti i paesi europei aderenti alla Convenzione di Monaco. La domanda di deposito va presentata all’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO).
È possibile depositare un brevetto internazionale?
I depositi internazionali vengono gestiti mediante il PCT (Patent Cooperation Treaty) o Trattato di Cooperazione in materia di Brevetti voluto dal WIPO (World Intellectual Property Organization) che ha sede a Ginevra. La procedura ai sensi del PCT facilita l’ottenimento di una protezione per le proprie invenzioni negli Stati membri: presentando una domanda di brevetto internazionale, i richiedenti possono contemporaneamente richiedere protezione in un numero molto elevato di paesi. La lista dei 152 paesi aderenti al PCT è a questo link. La domanda di deposito di brevetto Europeo va inoltrata a W.I.P.O. (World Intellectual Property Organization), indicando i paesi in cui si vuole depositare il proprio brevetto. Questa procedura PCT (Patent Cooperation Treaty) offre il vantaggio di posticipare i costi delle varie fasi nazionali