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FAQ

 

FAQ

sari
 
Dal 3 dicembre 2020 per la predisposizione delle pratiche telematiche l’unico  canale di assistenza per l’utenza è la piattaforma SARI.
Tutti gli utenti del Registro Imprese possono accedere, gratuitamente e in autonomia, alla Guida interattiva e alle informazioni necessarie per la compilazione.
Possono anche interagire direttamente con il Registro Imprese, inviando quesiti scritti attraverso un web form guidato, oppure, attraverso la prenotazione di un appuntamento telefonico.
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INVIO PRATICHE

Quali adempimenti sono esclusi dalla procedura ComUnica?

Le pratiche di Bilancio (da compilare ed inviare con gli usuali sistemi), per quanto riguarda il Registro Imprese.

Nel caso in cui nella distinta di ComUnica ai fini dell'iscrizione di impresa individuale sia stato scelto "Costituzione nuova impresa senza immediato avvio dell'attività economica" bisogna indicare qualcosa nel riq. 10/attività prevalente dell'impresa?
Si, occorre indicare l'attività che si ha intenzione di iniziare in futuro ma non va indicata la data inizio attività.

È possibile usare ComUnica solo per l'iscrizione di un collaboratore alla previdenza del commercio?
Sì, è sufficiente compilare il modello base P con il riquadro 1 (oppure il modello base S5 di variazione senza riquadri e aggiungendo il modulo P con il riquadro 1) con data modifica non valorizzata e il riquadro AC con data effetto valorizzata e Codice azienda INPS valorizzato (con quanto già in possesso).

L'impresa individuale che cessa l'attività ma non deve chiudere la partita IVA perché ha procedure liquidatorie in corso deve cancellarsi dal registro imprese?
No, può scegliere di rimanere iscritta cessando l'attività: in tal caso in visura risulterà lo stato "inattiva". Tuttavia se alla pratica è allegata anche la cessazione della partita IVA per l'Agenzia delle Entrate la pratica va inoltrata come cancellazione dell’impresa dal registro imprese.

Un’associazione culturale può aprire la partita IVA tramite ComUnica?
No, ComUnica può essere utilizzata solo dai soggetti che svolgono attività d'impresa e che quindi si debbono iscrivere anche al RI o al REA: perciò sia i professionisti che le associazioni o fondazioni debbono prendere la partita IVA utilizzando i consueti canali dell'agenzia delle entrate.

Un'associazione che inizia a svolgere in via sussidiaria un'attività economica e che quindi entro 30 gg. dall'inizio dell'attività deve iscriversi al REA, deve utilizzare per forza ComUnica?
Si, perché l'art. 5 comma 1 lett. b) del DPCM 6 maggio 2009, fra gli adempimenti assolti con la ComUnica fa espresso riferimento alle iscrizioni, modifiche e cancellazioni nel REA.

Devo rettificare una notizia relativa ad un'impresa già cancellata dal registro imprese: devo utilizzare ComUnica?
Si, ma occorre utilizzare ComUnica+Fedra, perchè StarWeb non permette di inviare modifiche relative ad imprese cancellate.

Devo effettuare una regolarizzazione richiesta dal Registro delle Imprese di una pratica inviata con Comunica, devo inserire nuovamente gli allegati relativi agli altri Enti?
La pratica dovrà essere reinviata con il modello Comunica, la modulistica del Registro Imprese secondo la regolarizzazione richiesta e la modulistica INPS (poiché il trasferimento dei dati all’INPS avviene dopo l’evasione della pratica al Registro delle Imprese). Non deve essere allegata la modulistica relativa agli altri Enti (Agenzia delle entrate, INAIL). E’ necessario fare molta attenzione, scegliendo l’opzione Reinvio in fase di compilazione della pratica, in caso contrario il sistema riprotocollerà automaticamente la pratica.

Da chi deve essere firmata la distinta della Comunicazione Unica?
Dallo stesso soggetto a cui risulta intestata e che risulta legittimato alla presentazione, ed eventualmente, dagli altri soggetti obbligati.

Quale formato devono avere i files allegati alle pratiche registro imprese?
Gli atti e la documentazione da iscrivere nel Registro delle Imprese devono rispettare i requisiti del formato pdf/a , verificabile attraverso il controllo disponibile sul sito webtelemaco.infocamere.it, Strumenti software – Strumenti on line – Verifica conformità pdf/a.

Ho iscritto un'impresa individuale inattiva, ora devo denunciare l'inizio attività. A quanto ammontano i diritti di segreteria e i bolli?
La pratica di denuncia dell'inizio attività per un'impresa già iscritta è esente dal pagamento dell'imposta di bollo e dei diritti di segreteria in quanto è considerata un'integrazione dell'iscrizione.

Devo inviare un inizio attività con contestuale iscrizione all'albo artigiani. Posso indicare come data di inizio attività una data anteriore alla data dell'invio telematico?
La data di iscrizione all'Albo delle imprese Artigiane è quella dell'invio della pratica e di conseguenza l'inizio dell'attività artigiana deve riportare la stessa data.

Devo inviare la cancellazione di un'impresa quale adempimento comunica devo scegliere?
In caso di cancellazione dell'impresa, vale a dire cancellazione dal Registro delle Imprese, deve essere selezionato l'ultimo adempimento dell'elenco (cancellazione). A volte viene erroneamente selezionato l'adempimento "cessazione", che si riferisce invece alla cessazione totale dell'attività, quindi l'impresa risulterebbe inattiva ma ancora iscritta al Registro delle Imprese. Invece, con la richiesta di cancellazione si intende la cancellazione dal Registro delle Imprese con conseguente estinzione dell'impresa.

Ho ricevuto una richiesta di correzione nella quale mi si chiede di aggiungere / modificare un allegato della pratica. In questo caso devo fare il reinvio dell’intera pratica?
No, nel caso in cui la correzione riguardi gli allegati questi possono essere aggiunti da Telemaco, nella sezione “Pratiche in istruttoria” , attraverso il link “Richiesta correzione” che attiva la possibilità di inviare messaggi all’ufficio camerale, di firmare allegati o aggiungerne altri ove richiesto. Si invita a poi comunicare tramite la funzione “Chiudi correzione” che la correzione richiesta è stata effettuata, onde consentire all’operatore di verificarla appena possibile.

Ho necessità di allegare un documento di 200 pagine riguardante una fusione (o un bilancio, o una cessione d’azienda, ecc.), ma ho difficoltà tecniche nel farlo in quanto il file è di dimensioni eccessive per il sistema. Sono obbligato comunque ad effettuare il deposito telematico?
Il decreto del Ministero della Attività Produttive (oggi Ministero dello Sviluppo Economico) del 06 agosto 2004 prevede, all’art.5, che nel caso in cui l’atto depositato per l’iscrizione al registro delle imprese contenga allegati non generati con sistema informatico, composti da un numero di fogli fisici non inferiore a trenta, è facoltà dell’obbligato:
a) presentare l'allegato specifico, non inoltrabile telematicamente, su supporto informatico, debitamente firmato digitalmente ai sensi dell’articolo 31, comma 2 e seguenti della legge 24 novembre 2000, n. 340, con le modalità previste dall’articolo 15 del Decreto del Presidente della Repubblica 9 dicembre 1995, n. 581;
b) la presentazione dell'allegato agli sportelli dell'Ufficio.
Nella ipotesi di cui alla lettera b), l’Ufficio del registro delle imprese provvederà alla scansione e registrazione ottica degli allegati, a norma di legge, ove essi constino di meno di trecento fogli fisici liberi. Nella ipotesi di allegati che constino di più di trecento fogli, ovvero allegati non riproducibili immediatamente, quali planimetrie, è consentita la conservazione del materiale cartaceo.

PEC – POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA

Come si ottiene una casella di posta elettronica?

Chiunque voglia dotarsi di una casella di Posta Elettronica certificata deve rivolgersi a uno dei gestori previsti dall’articolo 14 del DPR 68/2005 e pubblicati sul sito www.agid.gov.it.
Trattandosi di un contratto fra privati (persone fisiche o giuridiche) il gestore è scelto dall'interessato in base all'offerta ritenuta più idonea.

L'aspirante imprenditore individuale deve obbligatoriamente munirsi di un indirizzo di PEC (posta elettronica certificata) per il disbrigo delle pratiche burocratiche necessarie all'avvio della sua attività?
Si in quanto dal 20.10.2012 ha l'obbligo di iscriverla nel RI. La pec da iscrivere nel RI tuttavia non deve essere confusa con quella da indicare nella distinta ComUnica per l'invio delle comunicazioni relative alla pratica: a quest'ultimo fine il commercialista potrà indicare la propria PEC in ComUnica al fine di ricevere tutte le comunicazioni relative a quella pratica per conto dell'imprenditore.

L’indirizzo Pec indicato nel quadro 5 della distinta della ComUnica viene inserito nella visura del registro delle Imprese?
No, sia per le imprese individuali che per le società deve essere inserito rispettivamente nel modello I2 quadro 5 o nel modello S2, quadro 5, della sede legale dell’impresa. La casella PEC indicata nel modulo ComUnica sarà utilizzata solo per le comunicazioni relative alla pratica, non sarà iscritta nel registro imprese e non comparirà in visura. E' possibile indicare la casella PEC dell'intermediario incaricato dall'impresa.

BANCHE DATI CAMERALI

È possibile stampare on line un certificato della mia impresa?
Il Certificato camerale, a differenza della Visura, ha valore legale di certificazione ed è valido per sei mesi dalla data di rilascio. Per l'acquisto on-line di un certificato è necessario disporre della carta filigranata su cui stamparlo e di contromarche olografiche da apporre sul documento stesso. Carta filigranata e contromarche danno validità ai certificati rilasciati da terminale remoto, garantendone la non riproducibilità. Carta filigranata e contromarche sono acquistabili presso la Camera di Commercio . Sul certificato prodotto dalla procedura è inoltre indicato numero e valore delle marche da bollo che dovranno essere applicate per attestare il pagamento della relativa imposta, obbligatoria. Si ricorda che per l'acquisto on-line di un certificato è necessario aderire al servizio Telemaco, con il profilo "Consultazione + Invio Pratiche + Richiesta Certificati.

Come posso ottenere documenti e dati ufficiali delle Camere di Commercio?
Presso ogni sportello camerale è possibile ottenere documenti e dati disponibili nelle banche dati delle Camere di Commercio, che sono interconnesse a livello nazionale. E’ possibile inoltre consultare le banche dati e ottenere documenti anche online, attraverso il portale www.registroimprese.it, che dispone di servizi gratuiti e/o a pagamento, a seconda dei dati occorrenti. Registrandosi sul portale, il patrimonio informativo delle CCIAA è interamente a disposizione dell’utente, che può accedere inoltre all’ EUROPEAN BUSINESS REGISTER (EBR), ossia al network costituito dai Gestori dei Registri Imprese Europei secondo le norme vigenti in ciascuno Stato, che. garantisce a tutti gli operatori del mercato un facile accesso alle informazioni di carattere legale ed economico delle imprese europee, tramite dei profili di interrogazione e di reportistica standard.

Posso richiedere un elenco di imprese ? quanto costa?
La Camera di commercio fornisce gli elenchi degli iscritti al Registro Imprese di tutte le Camere di Commercio Italiane. Attraverso www.infoimprese.it le Camere di Commercio mettono a disposizione delle imprese e di tutti gli interessati un servizio di ricerca ed accesso gratuito ed online ad alcune informazioni del Registro imprese, con particolare riferimento a quelli anagrafici, e non contengono le informazioni relative alle imprese cancellate, in liquidazione o soggette a procedimenti concorsuali. I dati di impresa estraibili gratuitamente a seguito di ricerca anagrafica sono: denominazione, comune ed indirizzo della sede, indirizzo ed attività delle unità locali, numero di telefono (se presente), indirizzo e-mail e sito internet (se presente). L'ente non assume responsabilità per l'utilizzo improprio di tali informazioni e rimanda alla consultazione completa del Registro Imprese (visure, bilanci, atti, etc. etc.) tramite accesso registrato per una più esaustiva lettura delle informazioni dell'impresa ricercata. Le tipologie di elenco previste sono le seguenti:
-    elenco semplice comprende la denominazione e l’indirizzo;
-    elenco anagrafico comprende la denominazione, l’indirizzo completo, descrizione codice attività, capitale versato;
-    elenco esteso comprende la denominazione, l’indirizzo completo, descrizione codice attività, capitale versato, numeri d’iscrizione al Registro Imprese e al REA, numero addetti, numero telefonico (quando presente).
Gli elenchi sono di tre tipi:
-    solo indirizzi: contiene denominazione ed indirizzo costo € 20.000 + € 0,02 a nominativo
-    anagrafico: contiene oltre alla denominazione e all’indirizzo, la data di iscrizione al Registro Imprese, codice attivita’ e descrizione attivita’ costo € 20,00 +0,06 € a nominativo
-    esteso: contiene oltre ai dati dell’elenco anagrafico, il numero Registro Imprese, il numero R.E.A., il numero Albi Artigiani , il numero addetti, il Codice Fiscale, la partita I.V.A., il numero di telefono se dichiarato, il capitale sociale costo € 20,00 + € 0,12 a nominativo
L’utente se intenzionato a chiedere l’elenco delle imprese che svolgono un determinato tipo di attivita’ deve scegliere i codici attivita’ istat Ateco 2007 e gli altri parametri che a lui interessano: numero addetti, valore della produzione, ecc., e contattare l’ufficio di riferimento. L’ufficio rilascia un preventivo gratuito in modo che l’interessato possa conoscere il costo dell’elenco prima di ordinarlo. In caso di richiesta dell’elenco e’ necessario compilare il modulo e versare il relativo diritto di segreteria come segnalato dall'operatore.

STARTUP

Come posso sapere se la mia impresa è una startup?
Con l’obiettivo di promuovere la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione, in particolare giovanile, nell’autunno del 2012 il Governo ha adottato una normativa (DL 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla Legge 221 del 17 dicembre 2012) per sostenere la nascita e la crescita dimensionale di imprese innovative ad alto valore tecnologico di nuova o recente costituzione: le startup innovative. L’art. 25, comma 2del DL 179/2012, ne offre una definizione :“... l'impresa startup innovativa, di seguito «startup innovativa», è la società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione, ...”. La normativa prevede poi una serie di requisiti affinché una società con questa forma giuridica possa qualificarsi come startup innovativa:
-    è costituita e svolge attività d'impresa da non più di sessanta mesi;
-    è residente in Italia ai sensidell'articolo73 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, o in uno degli Stati membri dell'Unione europea o in Stati aderenti all 'Accordo sullo spazio economico europeo, purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia;
-    a partire dal secondo anno di attività della startup innovativa, il totale del valore della produzione annua, così come risultante dall'ultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio, non è superiore a 5 milioni di euro;
-    non distribuisce, e non ha distribuito, utili;
-    ha, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
-    non è stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda
Inoltre è richiesto che sia rispettato almeno uno dei seguenti requisiti:
1.“le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 15 per cento del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della startup innovativa. Dal computo per le spese in ricerca e sviluppo sono escluse le spese per l'acquisto e la locazione di beni immobili. Ai fini di questo provvedimento, in aggiunta a quanto previsto dai principi contabili, sono altresì da annoverarsi tra le spese in ricerca e sviluppo: le spese relative allo sviluppo precompetitivo e competitivo, quali sperimentazione, prototipazione e sviluppo del business plan, le spese relative ai servizi di incubazione forniti da incubatori certificati, i costi lordi di personale interno e consulenti esterni impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo, inclusi soci ed amministratori, le spese legali per la registrazione e protezione di proprietà intellettuale, termini e licenze d’uso. Le spese risultano dall'ultimo bilancio approvato e sono descritte in nota integrativa. In assenza di bilancio nel primo anno di vita, la loro effettuazione è assunta tramite dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della startup innovativa;
2.impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un'università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all'estero, ovvero, in percentuale uguale o superiore a due terzi della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale ai sensi dell’articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270;
3.sia titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale ovvero sia titolare dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, purché tali privative siano direttamente afferenti all'oggetto sociale e all'attività d'impresa”.

Dove posso trovare informazioni utili per costituire la mia startup o verificare i requisiti della mia impresa?
Il sistema delle Camere di Commercio italiane ha realizzato un portale , http://startup.registroimprese.it/, con tutte le indicazioni relative alla costituzione e alla gestione delle startup e delle PMI innovative.

Quali sono le agevolazioni previste per le startup?
Le principali misure di sostegno per le startup innovative sono:
- Esonero da diritti camerali e imposte di bollo
- Possibilità di creare diritti di voto asimmetrici
- Facilitazioni nel ripianamento delle perdite
- Inapplicabilità della disciplina sulle società di comodo
- Remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale
- Disciplina del lavoro tagliata su misura
- Facoltà di remunerazione flessibile
- incentivi fiscali per investimenti in startup
- Possibilità di ricorso all’equity crowdfunding
- Accesso semplificato, gratuito e diretto per le startup al Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese
- Sostegno ad hoc nel processo di internazionalizzazione delle startup da parte dell’Agenzia ICE
- Fail-fast (procedure volte a rendere più rapido e meno gravoso il processo che si mette in moto nel caso in cui la startup non decolli)